La vita di Ricardo

Scenario Politico

Nel settembre 1973, i militari guidati dal generale Augusto Pinochet presero il potere in Cile con un colpo di stato, deponendo il presidente democraticamente eletto Salvador Allende.
Seguì una feroce dittatura, conclusasi solo nel 1990, dalla quale i genitori di Ricardo Villalobos, che aveva appena compiuto tre anni, decisero di salvarsi emigrando in Germania. Entrambi professori universitari, avrebbero rischiato la vita subito identificati come nemici del nuovo regime, costretti a tornare nella patria della madre per sfuggire a torture e interrogatori.

I primi passi musicali

Ricardo è nato in Cile, naturalizzato tedesco (come l'accento marcato che contraddistingue la sua voce), e dal Sudamerica porta sempre calore e ritmo nel cuore. Li ha ereditati da una famiglia che invitava gli amici in soggiorno a ballare tutta la notte, innamorato della musica latina e delle sue feste. Capita spesso che i signori Villalobos portino il piccolo ai concerti e, conoscendo gli organizzatori, si ritrovano tutti a casa di quest'ultimo per interminabili jam session, percussioni e voce, elementi sufficienti a far scaldare un locale domestico alle luci dei quattro wall sunrise.
Uno dei promotori avrebbe regalato alla giovane promessa la sua prima conga, indirizzandolo inconsapevolmente all'amore per la batteria sostituito, negli anni a venire, da quello per le drum machine.

Influenze e prime esibizioni

I suoi genitori risparmiano abbastanza per dargli una consolle e viene scelto per suonare alla festa dell'Istituto, la prima esibizione pubblica che la storia possa ricordare. È un piccolo evento, in tempi in cui la tecnologia non era abbastanza diffusa per girare video che immortalassero il momento. Erano gli anni Ottanta, quando Ricardo dal disco si avvicina alla new wave al punto da farne una religione incarnata da un sensuale dio pagano: Dave Gahan. Villa è, infatti, uno dei più grandi fan viventi dei Depeche Mode, al quale rende omaggio sia fin da giovanissimo con sperimentazioni amatoriali (mixando voce e bassline con un synth e un Roland), sia durante tutta la sua carriera compositiva , a suo modo, come tante opere pop. La sua edizione di "The Sinner In Me", per esempio, è roba da strappare le magliette. Da adolescente segue un percorso abbastanza comune per chiunque tenga nel cassetto il sogno di diventare un dj: non ha abbastanza soldi per comprare un sintetizzatore o dei dischi, ma passa le giornate a sgobbare su mixtape da rivendere a scuola.

La consacrazione

Soprattutto è un'anima stravagante cresciuta su salsa e samba che non rispecchia le caratteristiche tipiche della Germania di cui è figlio adottivo: è sempre in ritardo, indisciplinato, incontrollabile come ogni genio che partorisce miracoli dalle sue stesse mani. Il dualismo è uno dei suoi tratti principali, alternando come Clark Kent una vita ordinaria da padre di famiglia (di due figli, avuti dalla compagna tedesca), a quella di megastar mondiale in una maratona di dodici ore ambientata a Fabric, ridotto peggio. delle canotte sudate che indossa. Ricardo è un animale notturno che negli anni ha saputo educarsi e amarsi, continuando a girare il pianeta sulla cresta dell'onda non per riscuotere più successo, ma per sentirsi vivo e portare avanti l'amore di una vita. La famiglia diventa il limite correttivo mai posto prima, tornare a casa dai figli rinunciando a un dopo è la cura per abusi di cui non ha mai fatto mistero. È un edonista che agisce senza cattive intenzioni, camminando sulle nuvole con quell'andatura penzolante che è diventata il suo marchio di fabbrica.